
Detersivi Ecologici Per Lavatrice
27 Ottobre 2021Come orientarsi nella scelta dei detergenti a basso impatto ambientale
La scelta del detersivo da utilizzare per il bucato in lavatrice è importantissima, non solo perchè quello che rimane sui vestiti viene inevitabilmente a contatto con la nostra pelle, ma soprattutto perchè è strettamente collegata alla salute dei nostri mari e delle acque in generale.
Perché? Perchè tutto quello che viene scaricato dalle tubature delle nostre case viene rilasciato nell’ambiente e va ad inquinare in misura più o meno grave le falde acquifere, immettendosi poi nelle acque di superficie, che siano marine, lacustri o fluviali.
I detergenti commerciali contengono un mix di sostanze inquinanti (fosfati, tensioattivi chimici SLS/SLES, formaldeide, coloranti, fragranze sintetiche, benzene, sbiancanti ottici e molti altri) che hanno un impatto ambientale devastante e che pregiudicano anche la nostra, di salute, non solo perchè un ambiente inquinato è causa di malattie, ma anche perchè il nostro corpo entra immediatamente in contatto con le sostanze chimiche dannose che si depositano sui vestiti dopo il lavaggio, provocando, nei soggetti più sensibili e predisposti, allergie e dermatiti.
La scelta di detersivi ecologici per la lavatrice è quindi fondamentale per ridurre il nostro impatto ambientale, da tempo ormai non più sostenibile, e dare respiro alle acque di mari e fiumi.
Ma come scegliere detergenti che siano davvero ecologici districandosi tra la mole di informazioni, non tutte scientificamente valide, che troviamo in rete, alcune delle quali dannosissime per l’ambiente?
Abbiamo provato a fare un po’ di chiarezza…
Come I Detergenti Commerciali Inquinano Le Acque
I detersivi tradizionali, quelli che troviamo in vendita al supermercato per intenderci, contengono diverse sostanze chimiche di derivazione petrolifera (SLS e SLES) che hanno un impatto negativo sia durante la lavorazione che nel momento in cui vengono immesse nell’ambiente dopo il lavaggio in lavatrice.
Non solo non sono biodegradabili, ma una volta raggiunti laghi, mari e fiumi, provocano la cosiddetta eutrofizzazione delle acque: il fosforo, l’azoto e lo zolfo contenuti in parte in queste sostanze vanno a nutrire le piante acquatiche in maniera eccessiva, provocandone la proliferazione, la diminuzione dell’ossigeno nell’acqua e la conseguente morte della fauna acquatica per soffocamento.
Ricordiamoci che i petrolati inquinano ancora prima di finire nelle nostre acque: gli scarti industriali generati dalla produzione dei detergenti possono disperdersi nell’ambiente ed essere assorbiti dalla falda, inquinando così il terreno e di conseguenza anche le acque, nelle quali prima o poi si immettono.
Limitiamoci alla sola città di Roma e proviamo a fare due calcoli: in questa città vive all’incirca un milione di famiglie, se ognuna di queste utilizza la lavatrice per tre volte la settimana produrrà 160 milioni di acque reflue!
Se i detergenti utilizzati contengono sostanze dannose e tossiche per l’ambiente e la salute, queste acque di scarico le riverseranno in mare, con conseguenze catastrofiche per gli organismi acquatici e per la nostra salute.
Il Falso Mito Dell’aceto Come Detersivo Ecologico
Da alcuni anni, la maggiore attenzione all’ambiente e la conseguente ricerca di pratiche ecologiche anche casalinghe si sono sviluppate molto, con conseguenze però non sempre positive.
Uno dei miti ecologici più duri a morire è quello dell’aceto: considerato igienizzante, lucidante e sgrassante, veniva (e spesso accade ancora) consigliato per pulire un po’ tutti i tipi di superfici e anche come anticalcare per la lavatrice.
Numerosissimi ricerche hanno invece sfatato questo falso mito: l’aceto è altamente inquinante nonchè corrosivo dei metalli (e le superfici che vengono trattate con l’aceto, come il cestello della lavatrice, sono ovviamente metalliche); inoltre, rende più mobili i metalli pesanti contenuti in queste superfici aumentando il rischio di reazioni avverse nei soggetti allergici e predisposti.
Che cosa utilizzare, quindi, al posto dell’aceto? L’acido citrico!
L’acido citrico, sulla base di calcoli scientifici, risulta essere 53 volte meno inquinante dell’aceto: può essere utilizzato come anticalcare, ammorbidente, disincrostante e per diminuire la durezza dell’acqua.

Il Problema Delle Microplastiche Nei Detersivi Per Il Bucato
Avevamo parlato in un precedente articolo di come i tessuti sintetici rilascino microplastiche che, ad ogni lavaggio, vengono disperse nell’ambiente (attraverso i tubi di scarico della lavatrice).
Il problema delle microplastiche, talmente piccole da infiltrarsi letteralmente ovunque, è che sono state ritrovate anche nei detersivi per il bucato, finite in maniera accidentale durante la lavorazione o addirittura utilizzate come ingredienti veri e propri (in questo caso si tratta di materiale plastico vero e proprio).

Le Alternative Sostenibili Ai Detergenti Inquinanti
Se vogliamo utilizzare detersivi ecologici per lavatrice, che siano DAVVERO a basso impatto ambientale, dobbiamo rivolgerci alle aziende che possiedono le certificazioni ambientali ed etiche: solo le certificazioni ufficiali, e non le autocertificazioni, garantiscono che un prodotto sia davvero ecologico e che rispetti parametri di qualità e sicurezza.
Le certificazioni ci aiutano anche ad evitare quei prodotti che di green non hanno nulla ma che si spacciano come ecologici, quindi facciamo attenzione!
Avevamo già parlato nel dettaglio delle diverse certificazioni qui.
Quali caratteristiche, in sintesi, deve avere un detersivo ecologico per lavatrice?
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- I suoi ingredienti, che troviamo riportati nell’INCI (cioè la sua composizione), devono essere vegetali;
- Gli estratti vegetali devono provenire da coltivazioni biologiche;
- Non devono essere presenti sostanze inquinanti o pericolose per la salute (profumi di sintesi, SLS e SLES, formaldeide, triclosan, parabeni, coloranti);
- Deve, appunto, essere certificato (ICEA, ECOLABEL, AIAB): le certificazioni servono proprio a garantire l’efficacia e la sicurezza del prodotto, sia sull’ambiente che sull’uomo.