
Il diavolo veste Sintetico, e si cambia spesso.
21 Settembre 2021Lโinquinamento non รจ una bella โModaโ
Perchรฉ dovremmo preoccuparci dei vestiti che indossiamo?
Per lโinquinamento che produce?
Per lo sfruttamento di risorse primarie? O perchรฉ durante la loro produzione vengono usate sostanze che poi arrivano sulla nostra pelle? O ancora, per il loro smaltimento?
Negli ultimi 40 anni la produzione tessile ha avuto dei grandi cambiamenti, la svolta รจ stata definita dallโintroduzione del modello della FAST FASHION, abbiamo giร analizzato cosa ha comportato nellโambito dello sfruttamento del lavoro nel precedente articolo (Fast Fashion โ Il Progresso Del Gambero), in questo caso esamineremo quali sono le conseguenze ambientali e la ricaduta sulla nostra salute.
La crescita enorme della produzione, lo sfruttamento di risorse non rinnovabili e la dislocazione della produzione in paesi poveri, hanno portato a un tale impatto ambientale che calcolatoย corrisponde al 10% dellโinquinamento globale, aggiudicandosi il secondo posto dopo il petrolio come settore piรน inquinante.
La Commissione Economica per lโEuropa delle Nazioni Unite rivela che lโindustria tessile nel suo complesso sia responsabile del 20% dello spreco globale dellโacqua, del 10% delle emissioni di anidride carbonica arrivando a produrre una quantitร maggiore di gas serra rispetto al trasporto aereo e navale, del 24% dellโuso di insetticidi e di pesticidi.
Ma non solo, i vestiti continuano ad essere dismessi ad un ritmo sempre piรน incalzante, infatti lโ85% dei capi dismessi finisce in discarica e soltanto lโ1% viene riciclato.
Numerosi studi effettuati su capi dโabbigliamento prodotti in questo modo confermano la presenza di migliaia di composti chimici, considerato che poi i vestiti vengono indossati a stretto contatto con la pelle, indossarli รจ diventato compromettente anche per la ย salute.
Non cโรจ dubbio alcuno che per ridurre lโinquinamento provocato dallโindustria della produzione della FAST FASHION servono leggi sempre piรน aggiornate che regolamentino il settore, ma anche noi consumatori abbiamo un grosso potere: possiamo scegliere che cosa acquistare, indirizzando le aziende verso una gestione piรน ecosostenibile.
Parliamo Di Marketing:
Alla base della riuscita economica del modello della FAST FASHION ci siamo proprio noi, i consumatori. Nel corso degli ultimi 30 anni il nostro rapporto con i capi di vestiario acquistati รจ cambiato radicalmente, a causa di una serie di ragioni che hanno condizionato le nostre scelte e abitudini.
Un tempo i capi dโabbigliamento costavano molto di piรน, venivano fabbricati nella cittร dove venivano venduti e si indossavano per molto piรน tempo.
Si utilizzavano per lo piรน fibre naturali, e nonostante il fatto che cโรจ ne fossero molti meno nel guardaroba, erano tutti capi di estrema qualitร , fatti per durare, e una volta finito il loro utilizzo diventavano indumenti da lavoro e stracci.
Secondo WIKIPEDIAย :
Il marketing รจ il motore principale della fast fashion, esso crea il desiderio nei confronti delle nuove creazioni in tempi molto rapidi. Ciรฒ si ottiene promuovendo la moda come qualcosa di veloce, a basso prezzo e usa e gettaโ
Convincere il consumatore ad aver bisogno di identificarsi con le regole dettate dalle passerelle di moda, o di aver bisogno di capi dโabbigliamento sempre nuovi รจ una strategia del mercato della moda per guadagnare di piรน.
Sembra un cambiamento indolore รจ invece non lo รจ, la responsabilitร sta nei mutamenti delle politiche industriali, condizionate dalla globalizzazione dei mercati che hanno portato a un vero e proprio cambio dei valori e dei costumi, tale da renderci sempre di piรน accumulatori compulsivi poco attenti alla qualitร ma soltanto alla quantitร .
Ma tutto questo dove ci sta portando? Lโincremento degli acquisti dโabbigliamento sta crescendo, dal 1996 la quantitร di indumenti acquistati dallโ UE per persona รจ aumentata del 40%, conseguenza di un continuo calo dei prezzi per il consumatore finale, calo che dallโaltra parte comporta danni ambientali devastanti, che ovviamente non vengono dichiarati.
Oggi giorno i principali marchi di moda, producono quasi il doppio della quantitร di merce rispetto a prima del 2000, secondo una ricerca realizzata da Greenpeace, la produzione oltre ad essere raddoppiata la scarsa qualitร , ha dimezzato la durata del capo rispetto a 15 anni fa.
Il bandolo della matassa.
Ci teniamo a sottolineare che una crescente consapevolezza ambientale, ha spinto nel tempo, ad un miglioramento degli standard e delle normative internazionali che regolano la qualitร , sicurezza e sostenibilitร della fabbricazione tessile, soprattutto con lโutilizzo delle certificazioni, ottimo strumento per difendersi da consumatori.
Tuttavia la filiera tessile รจ molto articolata, e caratterizzare i contaminanti organici e il loro impatto ambientale รจ complicato da un gran numero di passaggi nella produzione e dal rapido cambio nellโuso di sostanze chimiche dettato dalle tendenze della moda.
A l primo posto della catena tessile cโรจ la produzione di FIBRE GREZZE :
-
- Naturali
- Artificiali
Questโultime di origine petrolchimica (ad es. poliestere), si deve sottolineare che quasi 70 milioni di barili di petrolio vengono utilizzati ogni anno per produrre tessuti, che impiegheranno 200 anni per essere smaltiti.
Anche i tessuti naturali sono migliori se certificati, questo perchรฉ durante la coltivazione potrebbero essere stati usati pesticidi e erbicidi, che oltre a deteriorare la terra, potrebbero essere trasferiti dai tessuto alle acque durante i lavaggi. Le fibre infine vengono pretrattate per rimuovere tutto il materiale indesiderato e aumentare lโassorbimento delle tinture e di stampa, questo comporta lโutilizzo di materie chimiche che vengono direttamente scaricate nelle acque, parliamo di circa il 20% dellโinquinamento globale dellโacqua potabile.

Dopodichรฉ si passa alla tintura, uno dei passaggi intermedi piรน inquinanti, prima di tutto per la presenza degli azocoloranti (ampiamente conosciuti per la loro tossicitร ), ma anche per sostanze chimiche che aumentano lโassorbimento del colore. Le tinture avanzate e tutte le ulteriori sostanze ausiliarie vengono scaricate in mare.